UNION VOLLEY A. S. D. - Pallavolo Femminile

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B2 FEMMINILE GIRONE D1

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8FIDIA ADUNA VOLLEY PADOVA8
9SAMARCANDA GIORGIONE 7
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11BIADENESE6

TEMIS IMOCO VOLLEYS.DONA' vs UNION LIDO VACANZE

22/05/2014

Temis Imoco Volley S. Dona’-Union Lido Vacanze  3-0 (25-7/25-18/25-22)
Temis Imoco Volley S. Dona’: Batt+ 11 / Batt- 4 / Muri 7
Cesario Greggio 4, Grigolo 17, G. De Bortoli 17, Cibin 10, C. De Bortoli 7, Guerrato (L), Tamai, Carraro 3, Scarton, Martinelli , Mengaziol, Dotta, Damo (L),. 1° All. Giannetti, 2° All. Davanzo
Union Lido Vacanze: Batt+ 4 / Batt- 2 / Muri 4
Burigotto, Dainese (K), D'Este, Dus 7, Enzo 13, Mazzarotto 2, Mengo 6, Pavanel, Rotunno, Salviato,  Tumiotto 5, Zanella (L), Negro (L), 1° All. Pavoncelli, 2° All. Mousazad, Dir.  Polato
 
Arriviamo alla seconda e decisiva partita del concentramento regionale con la consapevolezza, giocando qualche giorno dopo rispetto agli altri concentramenti, che per passare il turno  sarà necessario vincere un set o, alla peggio, anche uscire sconfitti per 3 a 0, ma realizzando complessivamente almeno 49 punti (o 48 se nel quoziente punti conta anche il terzo decimale).
In casa Union Volley c’è ottimismo, non a caso tutti ricordano la buonissima prestazione nella finale provinciale contro la stessa squadra con tre set persi ma tutti con il minimo scarto, anche se la squadra nell’ultimo periodo aveva comunque dato qualche preoccupante segno di “stanchezza” in alcuni suoi elementi (vedi partita persa con Volley Project U18), ma quello a cui assisteremo nel primo set, pur nella volubilità tipica della pallavolo (femminile in particolare), ha assunto i contorni del dramma.
San Dona’, con Giorgia De Bortoli in battuta, mette subito e per troppo tempo in evidenza i limiti tecnici e caratteriali evidenziati negli ultimi tempi nella componente più giovane della squadra in un fondamentale, quello della ricezione, che è notoriamente un punto debole della squadra, ma mai come in questa occasione. L’iniziale 7 a 1 e il successivo 13 a 2 a favore di San Dona’ la dicono lunga sulle difficoltà autoindotte dalla compagine jesolana. Coach Pavoncelli, incredulo e sconcertato, tenta inutrilmente con i due time-out a disposizione di interrompere la progressione sandonatese e alterna in ricezione primo e secondo libero, spostando a ricevere anche Tumiotto e inserendo Mengo per D’Este, senza tuttavia ottenere risultati di rilievo. Ai significativi nove ace subiti si sommano purtroppo le numerose ricezioni imprecise che hanno impedito di fatto a Dainese di impostare in maniera adeguata le soluzioni di attacco. San Dona’ fra l’altro, per non rischiare nulla, invece di accedere al ricco parco giocatrici di cui dispone, ha “riciclato” Chiara de Bortoli nell’inconsueto ruolo di opposto/ricevitore, ma in questo set non c’è stato bisogno del suo apporto. Il set si conclude con un umiliante 7-25, peggior prestazione stagionale in assoluto indipendentemente dal livello dell’avversario, con il numeroso pubblico di parte Union allibito di fronte alla deludente prestazione delle proprie beniamine e che di conseguenza ha perso del tutto il poco fiato che aveva per tifare, supertifosa Giulia Tumiotto a parte.
Nulla è ancora perduto e le nostre ragazze, archiviato il primo set, ripartono con rinnovata intraprendenza. Mengo, che ha sostituito D’Este nel primo set, viene confermata nel sestetto e Negro dopo la lunga pausa nel primo set viene inserita nuovamente in ricezione. Il parziale, pur vedendo sempre avanti San Dona’ risulta più equilibrato, aumentano per l’Union Lido le percentuali in ricezione e diminuiscono gli errori. Il set viene comunque chiuso da San Dona’ per 25 a 18 ed è palese in questo momento che solo un miracolo nell’ultimo set permetterebbe alle nostre ragazze di avanzare alla fase successiva.
Iniziamo il terzo parziale con la giusta determinazione e poco alla volta ci costruiamo un vantaggio di 2/3 punti tenendo a distanza la squadra di casa fino al 21 a 18 alimentando tra il pubblico amico l’illusione di poter vincere almeno un set, ma la speranza si tramuta in breve in delusione, fatichiamo nuovamente nella costruzione del gioco e cercando di forzare aumentiamo gli errori in attacco; San Dona’ ringrazia e con un parziale di 7 a 1 porta a casa set e partita sul 25 a 22.
La pur buone prestazioni di Dainese in perenne trance agonistica, di Dus positiva a muro e in attacco e di Enzo, poco distratta dal beach volley, con tredici punti all’attivo e il 90% di positività in ricezione (70% perfetta), non sono bastate per completare un’opera che era lì ad un passo, anzi, a due punti, ma, come si dice spesso, si vince in tredici e si perde in tredici.
Dalle tribune assistiamo, come poche volte successo in questa stagione, alla riflessione di fine partita con le ragazze in cerchio ad ascoltare le parole dell’allenatore e immaginiamo che non saranno parole dolci; quel primo set e i due punti mancanti pesano come un macigno sullo stomaco di quanti avevano creduto in questa squadra e sulle sue potenzialità: staff tecnico e Presidente Santin in primis ai quali non possiamo certo imputare questa debàcle.
La buona prestazione nel secondo e terzo set rischia di anestetizzare i giudizi su un intero campionato, ma non sarà certo cercando con mille motivazioni di giustificare questo mancato obiettivo che aiuteremo queste ragazze a vincere le proprie paure (sportive) o a decidere e condividere in quanto squadra, quali sono le proprie ambizioni permettendosi anche di non riuscire a soddisfarle in toto, ma senza avere rimpianti.
Con quest’ultima partita si conclude un ciclo, nove tredicesimi di questa squadra escono definitivamente dalle giovanili e dall’alto livello competitivo in cui per anni hanno gareggiato e in cui hanno conseguito quasi totalmente gli obiettivi condivisi. Sarà compito dell’Union Volley non disperdere quanto di buono costruito ponendo massima attenzione nell’allestimento di una squadra “over” che faccia dell’equilibrio tra staff tecnico e componente agonistica la base su cui lavorare. Per le ragazze più giovani, che dovranno far tesoro dell’esperienza acquisita, la possibilità di costituire l’ossatura della nuova Under 18.
Per qualcuno forse sarò stato poco “politically correct” ed eccessivamente duro e non avrò messo d’accordo tutti, ma credo sia giusto fare un resoconto quando le cose vanno bene e anche quando vanno male, possibilmente senza gratuite polemiche, a differenza magari di altre società che si autoproclamano in maniera spudorata quando vincono e si autocensurano quando perdono.
In occasione di questa ultima cronaca stagionale voglio ringraziare quanti hanno lavorato per questo gruppo e portato 13 atlete a raggiungere risultati di assoluto rilievo e ringrazio soprattutto queste ragazze con le quali ho potuto condividere momenti assolutamente entusiasmanti dal punto di vista sportivo e vedrete che dal 16 giugno al sottoscritto tornerà anche il buonumore. (S.E.)
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