05/04/2014
UNION VOLLEY - VOLLEY ANNIA SEA STARS 3 - 2 (21/25 - 25/18 - 23/25 - 25/20 - 15/9) GARA 1 FINALE PLAY-OUT.
INCREDIBILE!! E' l'unica espressione che può riassumere in una sola parola l'andamento di questo incontro che ci vedeva opposti ai "cugini" dello SEA STARS VOLLEY per disputare la finale di andata dei play out della seconda divisione. Ma veniamo alla cronaca dell'incontro partendo dallo stato di salute delle nostre atlete: "Chia" Busato inutilizzabile per un risentimento muscolare ad una gamba; "Chanty" Feletto reduce da due giorni di scompensi digestivi e presente solamente sotto antidolorifici; "Vero" Cavallo con la febbre (da cavallo appunto) con i riflessi appannati dagli antipiretici; "Bea" Zorz rallentata dai postumi dell'infortunio al piede che la tormenta ormai dai più di due mesi e "Nena" Zanetti non proprio al 100%. Se a questo aggiungiamo l'assenza di Marta De Momi in gita con la scuola, possiamo capire che gli effettivi in ordine si possono contare sulle dita di una mano. Partiamo quindi un po' contratti pur mantenendo inizialmente il pallino del gioco fino all'undicesimo punto quando la nostra squadra viene "addormentata" dal ritmo delle nostre avversarie che, lemme lemme e con merito, scappano accumulando quei punti di vantaggio che risulteranno fatali per la perdita del set. Coach Zanon non sa che pesci pigliare visti i visi catatonici di quasi tutti i nostri giocatori e predica concentrazione per superare le difficoltà ed aumentare il ritmo di gioco su livelli più consoni alla nostra squadra. Partiamo quindi un po' più tonici anche e non "spietati" come dovremmo mantenendo gli avversari in scia con una grande fallosità fino al decimo punto dove imprimiamo una netta accelerazione che ci porta ad avere fino a 10 punti di vantaggio che si riducono a sette con il set nostro favore. 1 a 1 quindi e tutto fa pensare che la compagine iesolana abbia sistemati i meccanismi ed il ritmo di gioco per poter continuare l'incontro con più serenità. Niente di più falso vista la partenza a razzo dello SEA STARS con bei colpi portati dalle giovani avversarie (le "nostre" Feletto e capitan Carpenedo su tutte), rallentando di nuovo il gioco con maestria portandosi avanti con un vantaggio che ha raggiunto i sette punti. Girandola di cambi a metà parziale per cercare di scuotere le nostre ragazze e mescolare un po' le carte. Il tutto sembra dare i suoi frutti nonostante la cronica fallosità un po' in tutte le zone del campo, e ci riavviciniamo alle avversarie fermando la rimonta a - 2, consegnando il terzo parziale all'Annia. Mister Zanon tenta di dare una ulteriore scossa alle nostre atlete dicendo pane al pane e vino al vino, esortando tutto il gruppo ad usare anche solo la metà della grinta messa in campo negli ultimi cinque incontri, sufficiente, a suo dire, per poter portare a casa l'incontro con tutta tranquillità. Questo non sembra accadere anche per merito dei nostri avversari che rallentato con maestria e nuovamente il ritmo di gioco con fastidiosissime pallette che puntualmente si piantano in mezzo al nostro campo a velocità letteralmente scandalose. E qui, come per incanto, i nostri attaccanti (Zanetti e Barbirato su tutte) ingranano la quinta mettendo giù palloni su palloni annullando lo svantaggio ed accumulando un vantaggio tale da permetterci la conquista del set a 20 ed impattare quindi un incontro che sembrava irrimediabilmente compromesso. Il mister quindi, come era successo con il CUS Venezia, dà precise direttive a ciascuna giocatrice per fare nostro l'incontro(sperando che le stesse finalmente recepiscano il messaggio). Il miracolo si compie viste la determinazione scaricata in campo e l'assoluta mancanza di errori (neanche un errore nel tie break), che ci portano al cambio campo sull' otto a quattro a nostro favore. Una timida reazione delle nostre avversarie si ha sul 9/5 prontamente stoppata dal time out chiamato dalla nostra panchina. Qui un nuovo allungo fino al 15/9 finale che ci consegna set ed incontro." Incredibile" dicevamo quest'incontro vinto senza giocare con l'intensità degli ultimi matchesi: le nostre atlete sono state incapaci di imporre il proprio ritmo, gli attacchi sono stati imprecisi conditi da una difesa praticamente inesistente. Prendiamo ciò che di buono ha detto questa partita: nonostante tutte le magagne fisiche che hanno colpito le nostre atlete, nonostante il calo di concentrazione e l'abbassamento della qualità di gioco, nonostante tutto questo, abbiamo portato a casa lo stesso l'incontro. Vi assicuro che quattro mesi fa questo non sarebbe successo.